Giardini profumati per i ciechi by Janet Frame

Giardini profumati per i ciechi by Janet Frame

autore:Janet Frame [Frame, Janet]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788877468116
Google: 2yFeAAAACAAJ
editore: Guanda
pubblicato: 1996-12-31T23:00:00+00:00


CAPITOLO 10.

Ho ricevuto una lettera da Edward. Sembra parecchio turbato. Accenna a una voce che gli parlerebbe da venti centimetri sopra l’orecchio sinistro. Dice anche di aver fatto una spesa extra: si è comprato una teiera nuova che trattiene le foglioline di tè al pari delle informazioni capitali, così non cadono più nella coppa pettegola della sua tazza. E comunque dà l’impressione di esser stato improvvisamente spinto da una forza che abbia fatto leva su tutta la sua mente, come se fosse stato innalzato a un livello più elevato, da dove si può godere dell’eccezionale vista dall’alto che offre un accesso diretto alle menti delle persone; è lì che vengono costruiti i nidi delle idee, e gli uccelli appena nati emergono dalle loro uova schiuse, maldestri e tutti tremolanti, ricoperti di carne bitorzoluta, coi becchi spalancati verso il cielo - come pale che vogliono scavare l’essenza della luce e raccogliere i bocconcini caduti dalla massa ardente e celata del loro Fedele Protettore: il loro Dio che si diverte a giocare a nascondino.

Non ho ancora avuto il tempo di riflettere sul fatto che queste sono le prime notizie di Edward che ricevo dopo tanti anni. Chissà se lui, dal suo medioevo, avrà abbastanza fiato per gonfiare il giubbotto di salvataggio da lanciare alla sua umanità che sta annegando? Che strano, proprio adesso mi viene in mente la frase che mi diceva tutte le mattine a colazione, da quando io, non so neanche come, avevo preso l’abitudine di parlare a vanvera e a getto continuo, mentre lui stava seduto in silenzio. Apriva bocca solo per dirmi: «Risparmia il fiato, risparmia il fiato», quando in realtà lui in ogni momento non faceva altro che riempire buste, bottigliette e scatole con il suo fiato, da usare in seguito, quando fosse stato colto da una fitta al cuore nell’arrancare su per scale, gradini e sentieri che portano al cielo, con la faccia sbiancata e contratta, e le labbra che boccheggiano per agguantare la sprezzante elemosina del respiro.

Erlene deve parlare, insiste Edward nella sua lettera. Erlene deve parlare. Il suo desiderio di ricevere da lei un messaggio significativo (le ultime parole che le aveva sentito pronunciare erano - se riesco a farmi venire in mente quelle poche righe che Erlene recitò in piedi per suo padre, giusto prima della sua partenza: La Vecchia Meg era una zingara che viveva nella brughiera, aveva per letto il tappeto marrone d’erica e la sua casa era all’aperto.. unito al suo interesse per uno degli Strang che vive a Dunedin, alla fine l’hanno indotto a prendere una decisione. Sta arrivando qui in aereo da Londra. Non credevo che le sue ali di cartapesta fossero così affidabili da permettergli di attraversare in volo una tale distesa di oceano, dove gli squali, preveggenti, stanno solo aspettando che il suo sangue coli giù dai muri del cielo. Edward sta correndo un grosso rischio, naturalmente, e continuerà a correrlo finché lassù ci saranno sufficienti correnti d’aria da tenerlo sospeso così vicino al sole e al cielo.



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